La costa dei trabocchi

Nel tratto meridionale del litorale abruzzese, compreso tra Ortona e Vasto, c’è “La costa dei trabocchi” lungo la quale sorgono come sentinelle sul mare le antiche macchine da pesca in legno, armoniose nel loro gioco di fili e corde, paragonate da D’Annunzio a “ragni colossali”protesi in mare e descritti nella tragedia “Il trionfo della morte” come “macchine che parevano vivere di vita propria”.

La costa frastagliata è segnata dal promontorio del Turchino, cosi detto per le intense sfumature del mare; un angolo reso ancora più suggestivo dalla presenza dell’omonimo Trabocco e, tra aranceti e ginestre, di Villa Italia, l’eremo in cui D’Annunzio ha trascorso lunghi periodi estivi, affascinato dalla tanta bellezza. imperdibile la vista che si apre su questo tratto litorale dalla magnifica Abbazia di San Giovanni in Venere a Fossacesia. Da non perdere La riserva naturale di Punta Aderci, con l’omonimo promontorio e le spiagge di ciottoli che regala uno spettacolare angolo di natura selvaggia e incontaminata.

La costa dei Trabocchi è un luogo magico, che offre vari spunti: dalle spiagge di sabbia alle calette rocciose, dai borghi graziosi alle abbazie medievali, dalla cucina tradizionale al buon vino, senza trascurare i trekking all’ombra di leccete centenarie e pinete marittime.
Lungo il tragitto di possono incontrare i trabocchi più antichi come quello di Punta Turchino a San Vito, o quelli oggi adibiti a ristorante con deliziosi piatti a base di pesce dell’Adriatico come il Trabocco Punta Cavalluccio e il Trabocco Punta Punciosa a Rocca San Giovanni, il Trabocco Pesce Palumbo e quello di Punta Rocciosa a Fossacesia.